Cosa sapere sul decreto legislativo 23/18 che disciplina gli standard qualitativi dell’acqua potabile
La sicurezza idrica rappresenta un tema fondamentale per la tutela della salute pubblica. Con il Decreto Legge del 23 Febbraio 2023, n. 18, si è voluto intervenire con decisione per garantire che l’acqua potabile rispetti standard qualitativi sempre più elevati. Questo aggiornamento della normativa sulle acque potabili ha l’obiettivo di rafforzare i controlli e di adottare nuove tecnologie per il monitoraggio, con una particolare attenzione al rischio di contaminazione da Legionella, batterio responsabile di gravi forme di polmonite.
Il Contesto Normativo e le Innovazioni del Decreto Legge
Negli ultimi anni, la crescente consapevolezza sui rischi legati alla qualità dell’acqua ha spinto le istituzioni a rivedere e aggiornare i parametri di potabilità. Il decreto introduce limiti più severi per la presenza di contaminanti e agenti patogeni, ponendo al centro dell’attenzione anche la prevenzione della Legionella. Le nuove disposizioni mirano a garantire che ogni fase del processo, dalla produzione alla distribuzione dell’acqua, sia monitorata in maniera continua e affidabile.
Nuovo Decreto acque potabili: finalità e campo di applicazione
Come anticipato, il Decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, disciplina la qualità delle acque potabili. Entrando nello specifico, facendo riferimento all’articolo 2 del Decreto, cerchiamo di capire cosa si intende per acque destinate al consumo umano:
- “trattate o non trattate, destinate a uso potabile, per la preparazione di cibi, bevande o per altri usi domestici, in locali sia pubblici che privati, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne o in bottiglie o contenitori, comprese le acque di sorgente”;
- “utilizzate in un’impresa alimentare e incorporate negli alimenti o prodotti destinati al consumo umano nel corso della loro produzione, preparazione, trattamento, conservazione o l’immissione sul mercato”.
Acque Salubri e pulite
Ma cosa stabilisce realmente l’articolo 4 del Decreto Legislativo n.18/2023? Per definirsi tali, e osservare i requisiti minimi previsti dal decreto, tali acque devono soddisfare diversi requisiti. Il primo, ad esempio, riguarda il fatto di non contenere microrganismi, virus, parassiti e altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un pericolo per la salute umana.
La salubrità delle acque, ovvero la loro idoneità al consumo umano e la loro sicurezza per la salute, all’interno di un condominio è una vicenda abbastanza complessa. Ad esempio, se all’interno di un condominio non vengono effettuati regolarmente i controlli per la Legionella, i residenti potrebbero trovarsi a rischio di malattie respiratorie. Per questo motivo diventa fondamentale affidarsi a dei professionisti che possono aiutare sia a tutelare l’attività dell’amministratore con gli obblighi di legge che la salute dei condomini.
Noi Gruppo EGS siamo specializzati nel trattare l’acqua per renderla conforme alla normativa ad “uso umano”. Inoltre abbiamo tutti i requisiti per il rilascio delle certificazioni; questo ci permette di affrontare qualsiasi tipo di problematica sia all’interno di un condominio che in strutture private.
Ci occupiamo di sanificazione acqua e bonifica degli impianti condominiali; creiamo anche piani periodici di controllo per garantire agli amministratori di condominio il rispetto delle normative vigenti.
Il Ruolo dell’Amministratore di Condominio
Quali sono gli obblighi dell’amministratore di condominio? L’aggiornamento normativo sulle acque potabili con il nuovo decreto non solo amplia gli obblighi in termini di valutazione e gestione del rischio dei sistemi idrici interni, ma pone anche particolare attenzione alla prevenzione di contaminazioni specifiche, come quella da legionella, che rappresenta un rischio serio per la salute in ambienti condominiali.
Valutazione del Rischio e Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA):
L’amministratore di condominio, deve predisporre un PSA che non solo identifichi e valuti i rischi generali relativi alla qualità dell’acqua, ma consideri in maniera specifica anche il rischio di proliferazione della Legionella. Questo include l’analisi delle condizioni di stagnazione dell’acqua e delle temperature favorevoli alla crescita del batterio, soprattutto in impianti complessi o in edifici di grandi dimensioni.
Manutenzione e Controlli Periodici:
Oltre ai consueti controlli microbiologici e chimici previsti dal decreto, è fondamentale pianificare analisi specifiche per la Legionella. La corretta manutenzione degli impianti di distribuzione interna – con particolare attenzione ai serbatoi, alle tubazioni e agli impianti di riscaldamento dell’acqua – è essenziale per evitare la proliferazione del batterio. L’amministratore deve quindi garantire un monitoraggio regolare, programmando anche interventi di disinfezione laddove le analisi dovessero evidenziare delle criticità.
Comunicazione Trasparente:
In caso di rilevamento di contaminazione da Legionella, l’amministratore ha l’obbligo di informare tempestivamente i condomini e, se necessario, di attivare immediatamente adeguate misure di prevenzione, conformarsi alle normative sanitarie, che richiedono una pronta azione in caso di contaminazioni.
Impatto e Sanzioni:
La mancata gestione del rischio di contaminazione – inclusa quella da legionella – può non solo mettere a rischio la salute dei condomini, ma comportare anche sanzioni amministrative. Il decreto prevede infatti sanzioni variabili in base alla gravità dell’inosservanza, che possono arrivare a un’ammenda compresa tra 5.000 e i 30.000 euro.
In sintesi, il ruolo dell’amministratore di condominio, in relazione al nuovo decreto, si estende ben oltre la semplice gestione della rete idrica interna: egli deve adottare un approccio integrato di prevenzione che includa specifiche misure per contrastare il rischio legionella, garantendo così un ambiente sicuro per tutti i residenti.
Conclusioni e Prospettive Future con l’introduzione della Normativa
Il Decreto 23 Febbraio 2023, n. 18 segna un’importante evoluzione nella gestione della qualità dell’acqua potabile. Per consultare il testo completo del decreto, inclusi gli allegati con i requisiti specifici, è possibile visitare il sito della Gazzetta Ufficiale.
Le nuove disposizioni, grazie a standard più rigorosi e a tecnologie innovative, offrono una risposta concreta ai crescenti bisogni di sicurezza e trasparenza.
Rispetto alla normativa precedente, il Decreto 23 Febbraio 2023, n. 18 introduce limiti più severi per la presenza di contaminanti e un monitoraggio più rigoroso focalizzando ancora di più l’attenzione sulla prevenzione della legionella.
La lotta contro la Legionella rappresenta uno degli aspetti più critici e al contempo emblematici di questo cambiamento, in quanto la prevenzione di questo rischio è fondamentale per garantire la salute pubblica.
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