Legionellosi nei bambini: cause e rischi di un contagio
Come fare prevenzione in caso di legionella nei bambini
La legionellosi nei bambini, conosciuta anche come malattia del legionario, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. Sebbene colpisca principalmente adulti, anziani e individui immunocompromessi, anche i bambini, se esposti al batterio, possono sviluppare la malattia con conseguenze che variano da lievi a severe.
Oltre agli ambienti ospedalieri e comunitari, anche i condomini rappresentano un contesto critico: i sistemi idrici condivisi possono favorire la proliferazione della Legionella se non adeguatamente monitorati e mantenuti.

Legionellosi nei bambini: epidemiologia e rischio ambientale nei condomini
Sebbene l’infezione da Legionella nei bambini sia rara, l’esposizione al batterio in realtà è più diffusa di quanto si creda, soprattutto all’interno di ambienti condominiali. Le principali fonti di contagio includono:
- impianti idrici contaminati;
- serbatoi di accumulo e scaldabagni;
- docce e rubinetti;
- sistemi di climatizzazione obsoleti;
Nei condomini, l’utilizzo di impianti idrici vecchi o mal mantenuti può aumentare il rischio, soprattutto quando si formano accumuli di biofilm nelle tubature o quando la temperatura dell’acqua non è adeguatamente regolata.
L’amministratore condominiale svolge un ruolo cruciale nel mitigare i rischi, di conseguenza è la figura responsabile che dovrà instaurare una collaborazione con aziende specializzate nella disinfezione e manutenzione degli impianti.
È fondamentale eseguire controlli regolari sulla qualità dell’acqua, intervenire con celerità in caso di anomalie e adottare una gestione scrupolosa per evitare la proliferazione dei batteri, garantendo così la sicurezza di tutti i residenti.

Sintomi e manifestazioni cliniche della legionellosi pediatrica
Nei bambini, la legionellosi si manifesta principalmente con sintomi respiratori, tra cui febbre alta, tosse persistente e tachipnea, ovvero un’accelerazione del ritmo respiratorio. In alcuni casi, possono comparire anche disturbi di natura gastrointestinale e neurologica.
Nei neonati, l’infezione può provocare stress respiratorio acuto, rendendo necessaria la ventilazione meccanica. Alcuni articoli di letteratura scientifica hanno evidenziato che, su nove casi di legionellosi neonatale, sei hanno avuto esito fatale, sottolineando la gravità dell’infezione nei più piccoli.
Come si diagnostica la legionellosi nei bambini?
La diagnosi della legionellosi nei bambini può essere complessa poiché i sintomi possono sovrapporsi a quelli di altre forme di polmonite. Gli strumenti diagnostici principali includono:
- coltura batterica: isolamento del batterio da campioni respiratori;
- test dell’antigene urinario: rilevazione di antigeni specifici di Legionella;
- sierologia: identificazione di un aumento significativo degli anticorpi contro il batterio.
La legionellosi deve essere presa in considerazione nei bambini affetti da polmonite che non mostrano miglioramenti con la terapia antibiotica convenzionale, specialmente se risiedono in abitazioni dotate di impianti idrici potenzialmente a rischio.

Trattamento e prevenzione della legionellosi pediatrica
Il trattamento prevede l’uso di antibiotici specifici contro Legionella pneumophila. Nei bambini immunocompromessi o con infezioni gravi, può essere necessaria una terapia combinata e un supporto intensivo.
Come prevenire la legionellosi
La prevenzione della legionellosi nei bambini passa attraverso una corretta gestione degli impianti idrici, con interventi mirati come:
- manutenzione regolare: pulizia e disinfezione di serbatoi, tubazioni e scaldabagni;
- controllo della temperatura dell’acqua: mantenere l’acqua calda tra i 55-60°C;
- utilizzo di filtri antimicrobici: nei rubinetti e nelle docce;
- flusso periodico dell’acqua: evitare il ristagno idrico nei tubi, specialmente dopo lunghi periodi di inutilizzo;
- monitoraggio della qualità dell’acqua: effettuare controlli regolari per individuare potenziali contaminazioni.
Aziende specializzate nella disinfezione e nel monitoraggio delle reti idriche domestiche, come il Gruppo EGS, giocano un ruolo chiave nella prevenzione della legionellosi, offrendo servizi di analisi, trattamento e consulenza.
Cosa fare in caso di infezione?
In presenza di sospetti di legionella in un bambino, è essenziale consultare immediatamente un medico, preferibilmente un pediatra o un esperto in malattie infettive, per una valutazione tempestiva. Un’accurata diagnosi, supportata da esami clinici, radiologici e di laboratorio, è fondamentale per confermare l’infezione e distinguere la legionellosi da altre patologie respiratorie.
Una volta diagnosticata, l’inizio rapido di un trattamento mirato, generalmente basato su specifici antibiotici, contribuisce a contenere l’infezione e a prevenire complicanze potenzialmente gravi. Inoltre, monitorare il quadro clinico del bambino permette di intervenire in caso di eventuali peggioramenti, garantendo così la migliore possibilità di recupero.
In sostanza, agire prontamente e seguire un percorso diagnostico e terapeutico accurato sono passaggi cruciali per gestire efficacemente un caso di legionellosi
Conclusioni
Sebbene rara, la legionellosi nei bambini può avere conseguenze gravi, soprattutto nei soggetti più fragili è sempre importante tenere la guardia alta. La prevenzione nei condomini da parte di aziende specializzate come Gruppo EGS rappresenta una strategia chiave per ridurre il rischio di esposizione, attraverso una corretta gestione e pulizia degli impianti idrici.
